Il progetto di un parco rappresenta un’occasione. La rappresenta sempre, in quanto assume su di sé in primis il valore di spazio aperto, perché sottratto al costruito, ma non solo anche perché inteso aperto soprattutto come libero, libero di essere usato al di là delle forme imposte. E poi anche di spazio “verde” nelle diverse accezioni che questo termine semplicemente assume in sé, come area vegetata con alberi, arbusti e ambiti non impermeabili. E non ultimo in quanto spazio pubblico, area di tutti e per tutti senza discriminanze di età ed interessi.

Le fasi di sviluppo del progetto per il nuovo Parco Cuccagna (nome desunto dalla denominazione della zona) si originano dalle opportunità offerte dal territorio, interpretato in senso dimensionale e storico. Dimensionale perché inteso come territorio ampio, e storico perché analizzato attraverso ciò che la cartografia storica riferisce e ciò che i luoghi restituiscono.
Il nuovo sistema da un lato si insinua nel tessuto urbano esistente dall’altro mette in sequenza le aree pubbliche (sport e funzioni municipali principali) così da costituire una sorta di rete di connessione e spina dorsale capace di contenere spazialità pubbliche ad alto valore aggregativo (perché protette e in continuità tra loro).

Per questo la struttura compositiva del progetto si genera dalla sovrapposizione di una sequenza di segni che connotano questo paesaggio: i segni territoriali storici, le partizioni agrarie, uniti a tutti gli elementi che lo fanno funzionare come il sistema di distribuzione e raccolta delle acque, gli assi di collegamento.
Inoltre nella composizione del nuovo parco si sono impiegati gli elementi semplici e propri di questi luoghi: masse vegetali, elementi vegetali ordinati (come i vigneti e i frutteti), prati aperti, campi coltivati, visuali lunghe nella volontà di voler reimpiegare e mantenere ciò che compone l’alfabeto paesaggistico-ambientale di questo territorio.
L’unione tra il sistema agrario e il sistema urbano costituisce il meccanismo di funzionamento del parco. L’organizzazione funzionale del nuovo parco si dispone definendo e distinguendo chiaramente ampi spazi aperti e concentrazioni di funzioni organizzate.

Crediti
Ponzano Veneto (Tv), 2009
Committente: Comune di Ponzano Veneto
Progetto: Made associati _ Michela De Poli e Adriano Marangon
Consulente: architetto Domenico Luciani