Il progetto di riqualificazione dell’area “Ex Biasuzzi” coinvolge un bacino di cava dismesso ricadente all’interno del Parco Regionale del Fiume Sile. L’intervento risulta strategico per il paese di Quinto di Treviso sia in termini di riqualificazione ambientale, di rinnovamento funzionale, di attrazione di flussi turistici legati allo slow food e slow travel.
L’area rappresenta un’importante tappa del percorso fruitivo GiraSile, un punto di contatto con il tracciato dell’ex-ferrovia Treviso-Ostiglia ad elevata frequentazione ciclo-pedonale. Il principio di rigenerazione ha la finalità di salvaguardare i siti, valorizzare i luoghi e governare i territori attraverso una programmazione ampia. L’intervento coinvolge tutto il bacino acqueo e in particolare i suoi bordi, si “aggancia” all’esistente costruendo una continuità tra gli spazi.
Nell’area sono state strutturate come “padiglioni” le principali funzioni collegandole attraverso connessioni ciclopedonali che mettono in relazione le diverse parti dei circuiti della mobilità leggera.Gli edifici trattati come “padiglioni” sono collocati al suolo in relazione alle deboli preesistenze. Si sono selezionati alcuni elementi della vecchia attività estrattiva come testimonianza delle recenti trasformazioni inferte al territorio. Alcuni “oggetti” come la torretta d’ingresso e alcune tracce delle vecchie pavimentazioni sono state reinterpretate. Lo spazio è stato organizzato per renderlo polifunzionale, diversamente frequentabile con attività permanenti e temporanee, e disponibile alle diverse necessità del paese (la sagra del paese, le attività sportive, gli eventi locali, …).
La struttura ambientale è stata riqualificata e potenziata sia verso il bordo d’acqua che rispetto all’intero ambito di intervento.