Il luogo è concentrato in prossimità del centro urbano di Vedelago, paese di circa 17.000 abitanti posto a est della città di Treviso e rappresentato da tre grandi bacini di estrazione di ghiaia posti sottofalda. La localizzazione è strategica perché inserita in un sistema composto da nuclei abitati e ambiti di alto valore ambientale (il fiume Sile con il suo parco regionale) e architettonico (le ville venete con i loro parchi storici).
Il progetto si definisce assumendosi il ruolo di nuova centralità urbana, caricandosi per vicinanza, del ruolo di parte di un paese e proponendosi per un’investitura che lo fa diventare luogo di memoria (ripensamento della cava) e di reinvenzione (usi nuovi e futuri dello spazio scavato). Il tutto usando una strategia base e in questo sta la sua forza: la coesistenza di spazi di lavoro (le opere di escavazione che continuano ad avvenire) e spazi di vita cittadina (lì dove lo scavo è terminato). La programmazione degli interventi consente di avviare subito un azione di riappropriazione del territorio scavato: inizia da subito a delinearsi una re-invenzione del paesaggio delle cave.
La successione, mantenendo gli impianti attivi, riguarderà la realizzazione dei primi lavori di ricomposizione funzionale, escavazioni superficiali con modellazione del terreno e interventi di ricomposizione ambientale.
Si giungerà all’assetto finale con il termine delle opere di escavazione e la conseguente eliminazione degli impianti tecnici.
Le funzioni previste sono suddivise in più poli: l’area commercio, direzionale, ricettiva, l’area sport e tempo libero con parco attrezzato, piscina, spiaggia; il centro espositivo, il museo; il parco delle attrezzature leggere.
Le azioni previste sono: collegare, piegare, modellare, svuotare, aggiungere, distaccare. Ad ognuna di essere corrisponde una reinterpretazione del suolo, terra acqua o campo coltivato, nel loro reciproco rapporto con le “forme” delle nuove attività inserite.
Si è scelto di semplificare i modi con cui intervenire in questi luoghi, riducendoli ad azioni semplici più confacenti e pertinenti al tema dell’architettura del paesaggio. Una volontà che trova sostegno nelle opere da farsi, in quanto l’azione di reinvenzione del paesaggio viene affidata all’operare del Cavatore.
Crediti
Vedelago (Tv), 2008
Committente: Consorzio cavatori Vedelago
Progetto: Made associati _ Michela De Poli e Adriano Marangon